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Guida all’Ecobonus 110%: tutto quello che devi sapere

Guida all'Ecobonus 110%: tutto quello che devi sapere

Lo scorso anno il decreto rilancio ha introdotto il cosiddetto Superbonus, una detrazione fiscale sugli interventi edili legati al risparmio energetico. Tra proroghe e aggiornamenti vari però, si è creata un po’ di confusione sui lavori ammessi, i requisiti, chi può richiederlo e così via. Con questa breve guida proviamo a far luce sui punti chiave dell’Ecobonus 110%.

Procediamo con ordine.

Cos’è l’Ecobonus 110%

L’ecobonus 110%, anche noto come Superbonus, è una detrazione fiscale per le spese sostenute da chi ha intenzione di avviare dei lavori di riqualificazione immobiliare finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione del rischio sismico. Il rimborso previsto per questi interventi è pari al 110% della spesa totale, suddiviso in 5 rate annue. Ad esempio, nel caso in cui si facciano dei lavori per un ammontare di 10.000€ si otterrà una detrazione di 11.000€, divisa in 2.200€ che verranno recuperati nelle cinque dichiarazioni dei redditi successive ai lavori eseguiti.

Scadenze dell’Ecobonus 110%

Per poter usufruire della destrazione prevista dall’ecobonus 110% i lavori dovranno cominciare non oltre la data del 30 giugno 2022.

Quali interventi sono ammessi

Gli interventi ammessi previsti dall’ecobonus sono sostanzialmente di due tipi: i lavori finalizzati al miglioramento delle prestazioni termiche dell’immobile, come ad esempio il cappotto termico, e quelli che puntano a ridurre il rischio sismico di un edificio. A questi interventi primari sono poi associati una serie di lavori detti “trainanti” eseguiti congiuntamente ai primi. Qui puoi trovare una lista rilasciata dall’Agenzia delle Entrate con tutti i lavori ammessi e i relativi massimali di spesa di ogni singolo intervento.

Chi può richiedere l’Ecobonus 110%

Il superbonus è destinato sia alle persone fisiche, per un massimo di due unità immobiliari, sia ai condomini. In quest’ultimo caso hanno diritto alla detrazione anche i possessori di pertinenze, come box o cantine, che abbiano partecipato alle spese per gli interventi edili. Tutti gli interventi sono mirati alla riqulificazione di edifici già esistenti, sono pertanto esclusi gli edifici di nuova costruzione. Altre categorie escluse sono le seguenti:

  • A1: abitazioni di tipo signorile, ossia sussistenti in aree considerate di pregio per la presenza di parchi e/o giardini che vantano finiture superiori alla media;
  • A8: abitazioni in ville, ovvero immobili di lusso a tutti gli effetti dotati di comfort esclusivi come giardini molto estesi e costruzioni ausiliarie indipendenti;
  • A9: castelli e palazzi artistici o storici.
Obiettivi minimi dell’Ecobonus 110%

Per ottenere la detrazione è necessario che gli interventi eseguiti possano garantire il passaggio di almeno due classi energetiche. Perciò se l’immobile rientra nella classe D è necessario che, in seguito ai lavori, si sia raggiunta la classe B. Se il passaggio di almeno due classi non è possibile, sarà sufficiente il miglioramento di anche una sola classe, come nel caso del passaggio dalla A3 alla A4 per esempio. Il raggiungimento di questi obiettivi dovrà essere dimostrato con l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), certificato da un tecnico abilitato.

Come puoi notare confrontarsi con la riqualificazione di un immobile può essere piuttosto complicato. Rispettare tutte le indicazioni e i vincoli relativi all’Ecobonus 110% per avere diritto alla detrazione richiede attenzione ed esperienza, due competenze imprescindibili quando si parla del futuro della tua casa. Per questo motivo il nostro consiglio è quello di rivolgerti a un consulente esperto che possa chiarire ogni tuo dubbio e sappia guidarti verso la scelta migliore per le tue esigenze.

 

 

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